Togo, Regione delle Savane (2003-2004 e 2015)

Nel 2003 e nel 2004 un’équipe mista del CSAA e del Ministero della Cultura del Togo ha compiuto missioni di ricerca nel nord Togo, area di Dapaong. Scopo delle missioni era verificare l’esistenza e documentare siti con pitture rupestri. Nel corso delle prime due missioni sono stati individuati quattro siti (ripari) con un ricco repertorio iconografico. Nel 2015 la ricerca è ripresa sulla base di materiale inedito raccolto dal padre francescano Pierre Reinhard (†). Sono stati repertoriati e documentati oltre 20 siti contenenti pitture rupestri, tracce di frequentazione e resti connessi alla tecnologia di estrazione del ferro (forni, ecc.). Prime verifiche di termoluminescenze datano la frequentazione dei ripari tra il XVII e il XVIII secolo.

Documentazione

Segnalazioni sulla ricerca nel periodico “Archeologia Africana – Saggi Occasionali”.

ALLUNA – Mondo e spiritualità Hausa

A cura di Gigi PezzoliGIGI

Milano, 2013

Testo in italiano, 64 pagine, 45 foto (colori), 10 foto (b/n).

Prezzo: Euro 20

Prezzo soci CSAA: Euro 16

ACQUISTO

Indice:
– Presentazione di Maurizio Biordi
– Gigi Pezzoli “Alluna. Mondo e spiritualità Hausa”
– “Gli Hausa”
– “La magia e l’Islam”
– “Educazione e tradizione Hausa, la mia testimonianza” Intervista a B.S.W.
– “Repertorio di tavole coraniche Hausa”

Progetti e ricerche in corso

Stiamo lavorando in Africa e in Italia ad un serie di progetti di ricerca e successive mostre:

Ricerca e pubblicazione su complessi di pitture rupestri nel nord del Togo

Sito foto 2      Sito foto 2 bis

Nell’area di Dapaong (nord Togo), nel 2003 e 2004, il CSAA, nell’ambito di una missione di ricerca con il Ministero della Cultura del Togo e con l’Università di Lomé, ha documentato l’esistenza di siti con complessi di pitture rupestri. La ricerca è ripresa nel 2015 con l’obiettivo di pubblicare il materiale inedito raccolto dal CSAA e da padri francescani che hanno vissuto ed operato nella zona.

Ricerca, mostra e pubblicazione sui manifesti di Nollywood e su alcuni artisti africani contemporanei

     

In Nigeria esiste una copiosissima produzione di film che trattano storie locali. Questi film, sovente prodotti dalle molte chiese cristiane indipendenti, sono accomunati da un immaginario affascinato da magia nera, streghe, zombi e fantasmi che ha trovato un rilevante sbocco commerciale. Per questioni di lingua comune, i film circolano anche in Ghana e sono pubblicizzati mediante manifesti prodotti localmente. Si tratta di grandi tele dipinte che utilizzano come supporto sacchi alimentari riciclati. Si potrebbe dire che si tratta di “arte di strada”. E poichè anche da queste manifestazioni sono emersi artisti africani ormai noti nel mondo, l’ipotesi alla quale stiamo lavorando è esplorare l’immaginario dell’occulto unitamente alla creazione artistica nel Golfo di Guinea.

Ricerca, mostra e pubblicazione sull’etno-estetica della Regione del lower-Volta (Ghana)

Sito foto 4      Sito foto 4 bis

Dopo un intenso lavoro preparatorio condotto soprattutto sul terreno e dopo aver raccolto moltissimo materiale inedito, siamo in procinto di concretizzare una mostra sull’etno-estetica della Regione del lower-Volta (Ghana). Stiamo ragionando su un progetto che sia un’esposizione scientifica proposta in un dispositivo culturale post-coloniale mediante il coinvolgimento del mondo dell’arte contemporanea.

Ricerca, mostra e pubblicazione sulle manifestazioni artistiche dei Bariba (Bénin)

Sito foto 5     

I Bariba sono una popolazione stanziata nel nord-est del Bénin e in Nigeria, caratterizzata da una complessa organizzazione sociale di tipo “feudale”. Ai culti della fecondità femminile è associata la produzione di figure lignee che stiamo indagando in collaborazione con ricercatori francesi.

Ricerca, mostra e pubblicazione sulla memoria della schiavitù in Africa

Siito foto 6      Sito foto 6 bis

In Africa la memoria della schiavitù è una questione ad un tempo antica e contemporanea. Nell’area che in epoca pre-coloniale era definita la “costa degli schiavi” (dal Ghana all’attuale Bénin), nell’immaginario collettivo e nei culti tradizionali quell’immane tragedia rimane ancora viva. La ricerca indaga la memoria della schiavitù nel mondo dei Fon (l’antico regno del Dahomey) e, più particolarmente, mira a documentare il ruolo africano nella pratica dello schiavismo antico e moderno. Trattandosi di una questione tutt’ora viva, la mostra dialogherà con temi dell’attualità utilizzando anche l’opera di alcuni artisti contemporanei che a questa tematica fanno riferimento.

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Associarsi al Centro Studi Archeologia Africana

La quota annuale di associazione al CSAA è di 30 Euro.

Gli interessati possono fare il versamento sul C/C postale n. 78945540 intestato al Centro Studi Archeologia Africana, Corso Venezia 55, 20121 Milano.

Gli interessati devono indicare: nome, cognome, indirizzo e nella causale dovrà essere riportato: quota associativa dell’anno in corso.

L’iscrizione al CSAA comporta i seguenti vantaggi:

  • possibilità di partecipare a tutti gli eventi e manifestazioni dell’associazione;
  • copia in omaggio della rivista del CSAA “Archeologia Africana – Saggi occasionali” e possibilità di pubblicare articoli
  • sconto del 30% sulle pubblicazioni del CSAA;
  • ingresso gratuito al Museo di Storia Naturale di Milano.
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