Ghana, Regione del lower-Volta (2004-2010)

Dal 2004 abbiamo avviato una serie di missioni di ricerca preliminare in Ghana nella regione del lower-Volta. L’area d’indagine riguarda la porzione orientale del Ghana, a cavallo del fiume Volta e più precisamente il territorio delimitato ad Ovest dalle popolazioni di lingua akan, a Nord dal lago Volta, ad Est dal confine con il Togo e a Sud dall’oceano Atlantico. Si tratta di un’area che si colloca nel punto di incontro tra quelle che in epoca pre-coloniale venivano definite la “costa dell’oro” e la “costa degli schiavi”. Nella regione del lower-Volta sono stanziate popolazioni del cluster Ewe (verso Est) e del cluster Dangme (verso Ovest). Tutte queste popolazioni sono accomunate da aspetti culturali e spirituali che rimandano al mondo vodu che costituisce la religione tradizionale dei luoghi. In quella zona dell’Africa il vodu ha ancora oggi una straordinaria vitalità e capacità di attrazione anche perché ha saputo coniugare passato e modernità in una chiave che si rinnova costantemente. Le manifestazioni culturali e religiose delle popolazioni della regione del lower-Volta si traducono in una ricca e variegata produzione di oggetti rituali tradizionalmente collocati nei villaggi, nei campi, all’esterno delle case, nei santuari e negli altari. Nell’ambito di questa ricerca stiamo da tempo raccogliendo materiale: documenti, fotografie e oggetti per una mostra e pubblicazione. La chiave della nuova iniziativa sarà l’etno-estetica (cioè le manifestazioni plastiche, essenzialmente la statuaria). Ipotizziamo un’esposizione scientifica proposta in un dispositivo culturale post-coloniale che veda anche il coinvolgimeno del mondo dell’arte contemporanea.

Togo, area Evhé – Ouatchi (2000-2004)

Dal 2000 il CSAA ha in corso una ricerca etno-storica e antropologica in Togo, in un territorio prevalentemente abitato da popolazioni Evhé e Ouatchi. L’indagine viene sviluppata in un’area attorno alle località di Afagnagan e Aklakou fino al fiume Mono che costituisce il confine politico tra il Togo e il Bénin. Obiettivo della ricerca è lo studio di aspetti culturali del mondo vodu che costituisce la religione tradizionale delle popolazioni locali.

Documentazione

Dalle ricerche sono già scaturite le mostre “Evhé-Ouatchi. Un’estetica del disordine” e “Nel nome di Mami Wata, ‘sirena’ del vodu“.

Le ricerche hanno dato origine alle monografie “Evhé-Ouatchi: un’estetica del disordine” e “Mami Wata. L’inquieto spirito delle acque”

Eritrea (1993-1995)

Dal 1993 al 1995 il CSAA è stato impegnato, nell’ambito di un accordo di cooperazione con il Museo Archeologico dell’Asmara, nella ricerca e nello studio dell’arte rupestre dell’Eritrea. Sono state realizzate prospezioni sul territorio con lo scopo di riunire in un inventario generale le stazioni rupestri e le opere in esse presenti. E’ stato altresì impostato lo studio e la divulgazione scientifica del materiale raccolto e la valutazione dello stato di conservazione dei rupestri con l’intento di avviare un programma di tutela. Le ricerche si sono svolte nelle regioni dell’Amassien, Acchelè Guzai, Serae e alle nuove testimonianze si è affiancata l’identificazione dei siti già conosciuti con l’obiettivo di documentare, tutelare e proteggere lo stato fisico dei luoghi e anche la loro memoria.

Documentazione

La ricerca è stata presentata nella mostra “Eritrea: territorio d’arte rupestre”.

La ricerca ha dato origine alla monografia L’arte rupestre dell’Eritrea: repertorio ragionato ed esegesi iconografica.

Mali: Taouardei – Gao (1983-1990)

Dal 1983 al 1990 il CSAA, con la partecipazione di ricercatori del Museo di Storia Naturale di Milano, della Sovrintendenza Archeologica della Lombardia, del Lapmo (Francia) ed in collaborazione con l’Institut des Sciences Humaines di Bamako, ha effettuato diverse spedizioni di ricerca a Tauardei (Mali). L’indagine sul terreno ha consentito di individuare, documentare e rilevare uno straordinario complesso di incisioni rupestri, riferibili all’ultimo periodo libico-berbero. Taouardei, punto d’acqua e di riferimento per i Kel Tamajeq, si trova in una delle zone più inaccessibili e meno conosciute del Mali, a circa 180 Km a nord-est di Gao, al limite tra Sahara e Sahel. Il luogo appare come un immobile giacimento archeologico, con tracce di frequentazione dal Paleolitico inferiore, con abbondanti reperti del Neolitico e con ateliers di perle in calcedonio. I documenti archeologici ed i punti di riferimento pratico e simbolico (pozzi, ripostigli, tombe, litofoni, incisioni rupestri o particolari elementi geomorfologici) costituiscono per i nomadi che frequentano il luogo, una sorta di mappa invisibile.

Documentazione

La ricerca è stata presentata nella mostra “Taouardei: memoria di antichi cavalieri del Sahara”.

La ricerca ha dato origine alla monografia “Le incisioni rupestri di Taouardei (Gao, Mali): problematica generale e repertorio iconografico”.

Niger: Teguidat’n Tagait – Agadez (1986-1988)

Nel 1986, il CSAA, in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Milano, ha iniziato la sua attività con una spedizione in Niger, nella regione di Agadez, nel corso della quale sono stati scoperti resti di dinosauri del Cretacico inferiore (110 milioni di anni fa). Tra i siti paleontologici esplorati, quelli di Teguidat’n Tagait e di Ain Salem sono stati oggetto, nel 1988, di una successiva missione di ricerca che ha portato alla luce straordinarie sequenze di impronte fossili di dinosauri carnivori ed erbivori. Nel 1989, i risultati della ricerca scientifica sono stati pubblicati da Anna Alessandrello e Giorgio Teruzzi sugli “Atti della Società Italiana di Scienze Naturali e del Museo di Storia Naturale di Milano”.

Documentazione

Nel 1986 è stata realizzata a Varese la mostra “Sulle orme dei dinosauri”.

Il diario del primo viaggio di esplorazione ha dato origine al volume “Niger 86” che più che un resoconto scientifico costituisce un documento iconografico della regione ed una segnalazione dei dati preliminari della scoperta.

archètipo n. 5 – 1991

arche05Testi in italiano

ESAURITO

Indice:
– Vittorio Carini “L’omaggio di archètipo”
– Giulio Calegari e Giusi Grungo “Qualche parola sul convegno: L’ambiente del Sahara preistorico – Dati e interpretazioni”
– Albero Cucchi “La parentela genetica fra l’egiziano faraonico e le lingue negro-africane”
– Bobo Romeo “Himba”
– Il museo del Poni a Gaoua
– Inventari della conoscenza antica
– Le esposizioni
– Carla Ghezzi “Fonti di documentazione e di ricerca per la conoscenza dell’Africa: dall’Istituto Coloniale Italiano all’Istituto Italo Africano”
– Libri segnalati
– La termite

In prima pagina di copertina: a cura di Anna Crippa, riproduzione di un tessuto in rafia della popolazione Kuba (Zaire) ricamato a mano, con filo nero e simulacro ingrandito di spina d’acacia.
In ultima pagina di copertina: un’antica moneta in ferro battuto a forma di stelo, proveniente dalla Liberia, gentile omaggio di Edmondo Trombetta.

archètipo n. 4 – 1990

arche04Testi in italiano e francese

ESAURITO

Indice:
– Giulio Calegari intervista Ottavio Cornaggia Castiglioni
– Giulio Calegari e Donatella Gallione “I cavalli di Taouardei: nell’immagine e nell’immaginazione”
– Tavola rotonda “Lo stato attuale delle ricerche in Mali con particolare riferimento alle Arti Rupestri”, contributi di:

  • Bernardo Bernardi “Introduzione”
  • Klena Sanogo “Recherches archéologiques au Mali”
  • Michel Raimbault “Elements pour un approche du Neolitique du Sahara Malien”
  • Christian Dupuy “Taouardei: Station d’Art Rupestre Paléoberbère d’age postérieur au premier millenaire de notre ère (Region de Gao, Mali)”
  • Mamadi Dembele “Les sites Protohistoriques de la zone lacustre du Mali”
  • Samuel Sidibe “Problèmes relatifs à la protection du patrimoine archéologique”
  • Riassunto del dibattito finale

– Cristina Ansaloni e Giulio Calegari “Blu”
– Continuità
– Il Campo dei segni

In prima pagina di copertina: Roccia n. 24, fig. 237, da Taouardei; pastello a cera color oro e tempera di Cristina Ansaloni. Sul dorso di copertina: elemento di collana in pietra proveniente dal Mali. Nell’articolo intitolato “Blu”: frammento di stoffa ricavato da un “velo di donna”, acquistato a Bamako, Mali.

archètipo n. 3 – 1989

arche03Testi in italiano

ESAURITO

Indice:
– Vittorio Carini “Il camaleonte”
– Gigi Pezzoli “Inventario della conoscenza antica n° 3: I ‘nobili’ africani di Cesare Vecellio”
– “Africa e Rinascimento: gli avori afro-portoghesi” sintesi di una comunicazione di Ezio Bassani
– Aldo Taglaferri “Carl Einstein e la ‘scoperta’ delle arti primitive”
– Vittorio Mangiò “La società segreta Poro: implicazioni rituali”
– Libri segnalati dal CSAA

In prima pagina di copertina: “L’Europe à travers l’Afrique”, gentile omaggio da Parigi dello scultore nipponico Toyoka. Sul dorso di copertina: il camaleonte, fusione in lega di bronzo a cera persa proveniente dal Burkina Faso.

archètipo n. 2 – 1989

arche02Testi in italiano

ESAURITO

Indice:
– Giulio Calegari “Taouardei”
– Giovanna Antongini e Tito Spini “Il regno del Danxomé: oggetti, segni, spazi del potere”
– Gigi Pezzoli “Inventario della conoscenza antica n° 2: Il bestiario africano del Salmon”
– Vittorio Carini e Edmondo Trombetta “Le maschere in miniatura ‘Ma’ della popolazione Loma”
– Libri distribuiti dal CSAA
– I giochi dell’archètipo: caccia al tesoro

In prima pagina di copertina: maschera ‘Kebé-Kebé’ dei Kuyu. Sul dorso di copertina: un cauro (cypraea moneta) proveniente dal Congo, simbolo di ricchezza e abbondanza. In ultima pagina di copertina: una stampa originale del XVII° o XVIII° secolo.

archètipo n. 1 – 1988

arche01Testi in italiano

ESAURITO

Indice:
– Lettera aperta di Lidia Cicerale
– Spedizioni, mostre e conferenze del CSAA
– Walter Maioli “La musica della presistoria: il paleolitico e i primi strumenti musicali”
– Gigi Pezzoli “Inventario della conoscenza antica: Modi d’andar d’attorno”
– Gianni Veronesi e Giulio Calegari “Rifacciamo insieme dal ‘vivo’ l’industria paleolitica sahariana
– Daniela Bognolo “Il giuoco dei feticci. Significato ed uso dei feticci nelle popolazioni Lobi del Burkina Faso”
– Vittorio Carini “La termite: Gli ‘antenati’ di Esie”

In prima pagina di copertina: fanciulla boscimane (foto tratta da National Geographic, giugno 1963) con intervento in terra africana rossa. Sul dorso di copertina: piuma di struzzo con perlina, intrecciata nei capelli dei piccoli boscimani a scopo apotropaico. In ultima pagina di copertina: omaggio ai lettori di Giulio Calegari “Senza titolo”, composizione con ocra rossa e schegge di selce, raccolte dopo la “performance” scientifica insieme a Gianni Veronesi.

Archeologia Africana – Saggi Occasionali – numero 16/17, 2010/2011

perio11Testi in italiano, francese e inglese, 100 pagine, 98 illustrazioni (b/n), bibliografie

Prezzo: Euro 10

ESAURITO

Indice:
– Prefazione di Giulio Calegari
– Cristina Ansaloni “Opere ‘viandanti’: alcune riflessioni”
– Marc Augé “L’Afrique plurielle”
– Giulio Calegari “Effimeri! Una fusaiola di bosco dalla Ciociaria”
– Giulio Calegari “Eritrea, viaggio nel paesaggio dell’arte rupestre”
– Giorgio Chelidonio “Trasmissione culturale e discontinuità adattativa: appunti sull’evoluzione della progettualità litotecnica nelle fasi più arcaiche del paleolitico inferiore”
– Franco Di Donato “Anelli da arciere nubiani”
– Christian Dupuy “Un’incisione rupestre nell’Adrar degli Iforas (Mali) identica alle ‘rose camune’ della Val Camonica (Italia)”
– Dragos Gheorghiu “The World through my eyes and my body: a Manifesto for experientiality in archaeology (illustrated with two experiments of embodiment and its transfer)”
– Gilberto Modonesi “Intorno a una scena del sarcofago di Horudja (XXVI dinastia)”
– Gaetano Roy “Perdersi a guardare e il teatro potenziale”
– François Soleilhavoup “Personnages barbus dans l’art rupestre du Sahara”
– Recensioni

Archeologia Africana – Saggi Occasionali – numero 11/15, 2005/2009

perio10Testi in italiano e inglese, 80 pagine, 42 illustrazioni (b/n), bibliografie

Prezzo: Euro 10

ESAURITO

Indice:
– Redazionale di Giulio Calegari
– Alessandra Brivio “Amebédé Mouleo, ceramista vodu”
– Giulio Calegari, Gaetano Roi “Da Jago: per un nuovo dialogo con l’arte rupestre”
– Franco Di Donato “L’arco semplice africano a doppia curva con riflessione centrale”
– Dragos Gheorghiu “A study of Art-Archeology”
– Gilberto Modonesi “Un possibile caso di distorsione percettiva nell’interpretazione dei dipinti di un cofano appartenuto a re Tutankhamon”
– Aldo Tagliaferri “La resistenza delle arti africane alle codifiche occidentali”
– Francesca Villa “Si può parlare di uno ‘stile’ di Sullum Ba’attì?”
– Paolo Rosa “Estetica dell’invisibile dalla sparizione dell’arte all’arte della sparizione”

Archeologia Africana – Saggi Occasionali – numero 9/10, 2003/2004

perio09Testi in italiano, francese e inglese, 112 pagine, 106 illustrazioni (b/n), bibliografie

Prezzo: Euro 10

ACQUISTO

Indice:
– Redazionale di Giulio Calegari
– Cristina Ansaloni “Archeologico e contemporaneo: considerazioni sulla conservazione di estreme forme d’arte”
– Adriano Gaspani “L’enigma di Nabta. Tracce di astronomia nelle culture neolitiche dell’Egitto meridionale”
– Jean-Baptiste Kiethega “L’art rupestre au Burkina Faso. Quelques aspects generaux”
– Mark Milburn “Towards a history of male saharian veiling”
– Jorunn Monrad “Fenomeni entoptici nell’arte contemporanea”
– Luca M. Olivieri “Fenomeni entoptici e universali artistici. Alcune riflessioni”
– Giorgio Samorini “Il dio egiziano Min e la lattuga. Un contributo etnobotanico a un enigma dell’egittologia”
– Albert de Surgy “Dignité des objets de culte Adja-Evhé”
– Giulio Calegari “Incisioni rupestri sull’anfiteatro romano di El-Jem”
– Luca M. Olivieri “Lettera”
– Gigi Pezzoli “Nuove località d’arte rupestre nel Nord Togo Région des Savanes (Préfecture de Tône e di Kpendjal). Comunicazione preliminare”

Archeologia Africana – Saggi Occasionali – numero 8, 2002

perio08Testi in italiano e francese, 87 pagine, 34 illustrazioni (b/n), bibliografie

Prezzo: Euro 10

ACQUISTO

Indice:
– Redazionale di Giulio Calegari
– Angèle Dola Aguigah “Approche ethnoarchéologique: survivance d’une tecnique ancienne d’amenagement du sol chez les Kabiye au Nord Togo”
– Roberta Cafuri “Il labirinto africano: il palazzo reale di Porto-Novo, in Benin”
– Giulio Calegari “Il tempo antropologico e altri manufatti?”
– Massimo Centini “Arte africana e alterità”
– Adriano Gaspani “Il rilevamento e la georeferenzazione dei siti di arte rupestre mediante tecniche satellitari Gps”
– Maria Laura Leone “Fosfeni ed arte psichedelica nella Grotta dei Cervi di Porto Badisco (Otranto, Puglia)”
– Gaetano Roi “Risonanza nel teatro delle forme transitorie”
– Giulio Calegari e Lucie Badjoum Tidjougouna “Information prèliminaire d’une nouvelle localité d’art rupestre au Togo: la grotte peinte de Djepieng”
– Giulio Calegari “Un pensiero per Attilio Gaudio”

Archeologia Africana – Saggi Occasionali – numero 7, 2001

perio07Testi in italiano e francese, 78 pagine, 52 illustrazioni (b/n), bibliografie

Prezzo: Euro 10

ACQUISTO

Indice:
– Redazionale di Giulio Calegari
– Alice Bellagamba “Musei e riti d’iniziazione, commemorazione dello schiavismo nel Gambia contemporaneo”
– Roberto Bertolino “Nuove ricerche archeologiche nell’isola di Kilwa”
– Roberta Cafuri “Paesaggio culturale: ambiguità di un concetto”
– Alain Rodrigue “Le gisement atérien d’El Glab Sghrir (Sud marocain)”
– François Soleilhavoup “A propos des images rupestres d’ithyphalles dans les massifs centraux du Sahara”
– Comunicazioni